E.M.I.R.

Saper Vivere oggi attraverso le Buone Maniere

E.M.I.R. (Est modus in rebus) è un progetto nato a Catania dall'esigenza di rispondere alla sempre più incombente emergenza educativa nella nostra società.
È una proposta didattica e culturale che parte dal tradizionale concetto di galateo, fino a raggiungere tutti gli aspetti del "saper vivere" contemporaneo.
Si pone come finalità quella di offrire gli elementi basilari per un corretto esercizio della propria libertà nel vivere civile e nell’instaurare una positiva relazione sociale, attraverso un percorso di crescita globale della persona umana dal punto di vista intellettuale, emotivo e psicologico.



mercoledì 9 maggio 2012

Galateo internazionale: segni e simboli

Il pollice in su è allegro e positivo in Brasile, Regno Unito e Svezia, in Sardegna significa "vai a quel paese", e non in senso geografico. In Iran è come alzare il dito medio da noi.


Il segno di "okay", fatto con pollice e indice che si toccano formando un cerchio significa "zero" o "va bene" in Italia e in Francia, in Giappone indica i soldi. I significati positivi finiscono qua. In Iran simboleggia il malocchio, in Turchia, Malta e Brasile è un gesto da "atti osceni in luogo pubblico", è come paragonare una persona alla parte più volgare della sua anatomia.

Due dita che formano la V di vittoria con il palmo rivolto verso l'interno: storicamente il gesto risale alla guerra dei cento anni tra Francia e Inghilterra. Agli arcieri catturati venivano amputati indice e medio della mano destra perchè non potessero mai più tendere un arco. Quindi il gesto divenne un modo in cui il soldato faceva vedere di essere ancora "tutto intero, integro" cioè mai catturato e quindi pronto all'azione. Il significato in molti paesi è offensivo, significa "vaff....". Per dire la stessa cosa in Arabia Saudita e in Messico appoggiano il naso tra le due dita della V. Con il palmo rivolto verso l'esterno il gesto è inoffensivo ovunque.

Il dito medio è ovunque un insulto già dai tempi dei Romani che, a conferma, lo chiamavano "ditus impudicus". In genere gli arabi lo fanno al contrario, con le dita alzate e il medio abbassato verso il palmo.

Dita incrociate: indicano "buona fortuna" o "speriamo in bene", in quasi tutta Europa e negli States; indicano brutale diniego in Russia, sono volgari in Uruguay e Paraguay, dove indicano la vagina. In Cina rappresenta il numero 10.

 (Fonte PrincipiePrincipi.it)

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