Progetto
E.M.I.R. (Est modus in rebus, "C’è una misura nelle cose")
L’EDUCAZIONE? TRA I BANCHI CON LE LEZIONI DI GALATEO
L’idea è insegnare le buone maniere a scuola. Una lezione che non guasterebbe nemmeno a tanti adulti. Per ora l’obiettivo sono i ragazzi, in particolare quelli delle scuole di primo grado della città che si ritroveranno all’istituto Parini per imparare il galateo. L’iniziativa è del Rotary club Catania Est che ha deciso di promuovere un progetto educativo -scolastico dal titolo «Corso di buone maniere» chiamato E.M.I.R. (Est modus in rebus, "C’è una misura nelle cose") concepito come possibile e con creta risposta alla sempre più incombente "emergenza educativa".
È una proposta
didattica e culturale del tradizionale concetto di galateo, e come
finalità quella di offrire agli studenti della scuola
primaria e
secondaria di primo grado gli elementi basilari per un corretto
esercizio della propria libertà nel vivere civile e
nell’instaurare
una positiva relazione sociale, attraverso un percorso di crescita
globale della persona umana dal punto di vista intellettuale ed anche
emotivo e psicologico. Dal 25 febbraio si avvierà il "corso
pilota" all’Istituto Parini che prevede sei incontri con
cadenza quindicinale da febbraio a maggio, in convenzione con la
"Scuola di galateo, cerimoniale e protocollo per bambini"
che ha sede a Thiene in provincia di Vicenza.
L’attività formativa
sarà guidata dalla prof. Tiziana Busato, titolare della
Scuola
"Prìncipi e princìpi" ed esperta in galateo e
cerimoniale
contemporaneo. Ovviamente il corso sarà condotto in maniera
creativa
proprio perché sarà rivolto ai ragazzi,
utilizzando le moderne
espressioni di gioco e di animazione ed applicando la metodologia del
coinvolgimento operativo degli studenti, i quali "facendo e
giocando" imparano le nozioni del moderno galateo ed
apprenderanno: come ci si presenta; le diverse forme di saluto; come
ci si comporta in presenza di personalità anche straniere e
di
culture diverse; come si parla al microfono e altre norme di buon
comportamento espressione del rispetto delle persone,
dell’ambiente
e della società.
La partecipazione al
corso è aperta agli studenti delle scuole della
città fino al
completamento del numero degli iscritti. È prevista la
partecipazione di docenti "osservatori" al fine di
costituire, in futuro, un’équipe di esperti per
dare continuità
al progetto nei prossimi anni e nelle diverse scuole della
città e
dalla provincia.
ISTITUTO
PARINI
Inizia
oggi il «Corso di buone maniere» saranno utilizzati
giochi e
animazione
Oggi alle 16,30
all’Istituto Parini avrà inizio il "Corso di buone
maniere"
che, grazie all’iniziativa del Rotary Club Catania Est,
coinvolge
studenti di diverse scuole della città. «Il corso
- ha spiegato il
preside Giuseppe Adernò - ha la finalità di
offrire agli studenti
gli elementi basilari per un corretto esercizio della propria
libertà
nel vivere civile e nell’instaurare una positiva relazione
sociale,
attraverso un percorso di crescita globale della persona umana dal
punto di vista intellettuale, ma anche emotivo e psicologico, anche
attraverso il potenziamento dell’autostima». La
prof. Tiziana
Busato della Scuola di galateo, cerimoniale e protocollo per bambini
"Prìncipi e Princìpi" di Thiene
presenterà le diverse
fasi del corso ai genitori e ai ragazzi. Il corso pilota
sarà
condotto in maniera creativa ed originale, utilizzando le moderne
espressioni di gioco e di animazione ed applicando la metodologia del
coinvolgimento operativo. Hanno dato il patrocinio la Provincia,
l’assessorato alle Politiche scolastiche del Comune, il
dipartimento della Facoltà di Scienze politiche, guidato dal
prof.
Giuseppe Vecchio, l’Ufficio scolastico provinciale.
(25-Febbraio-2011)
CORSO PILOTA
ALL’ISTITUTO PARINI
Giocando
si imparano le
buone maniere, il nuovo galateo tra i banchi di scuola
Lezioni
di galateo a
scuola. Succede alla «Parini» dove per iniziativa
del Rotary
Catania Est si è aperto ieri un «Corso di buone
maniere» a cura
della scuola «Prìncipi e
princìpi» di Molvena (Vicenza) fondata
da Tiziana Busato, archeologa con una laurea in cerimoniale e
protocollo diplomatico prestata all’arte di Monsignor Della
Casa.
«Bisogna che ci
mettiamo d’accordo sul termine galateo - dice - per anni e
per
tutti è un termine fuorimoda che sa di muffa. In
realtà il galateo
è una sensibilità contemporanea che forse non
trova il giusto
approfondimento all’interno dell’ambito familiare,
ecco perché
lo facciamo a scuola per avere un più ampio raggio
d’azione. prima
s’impara e meglio è.
Come
s’insegna
il galateo ai bambini
Con
il gioco e con un
sacco di allegria che servono a far passare la regola. Organizziamo
dei laboratori per i bambini in modo che costruiscano qualcosa che
porti loro ad interiorizzare la regola così tanto, da
diventare uno
stile di vita.
Per
esempio?
Il
"coperto" e
quali posate usare. Abbiamo inventato un laboratorio in base al quale
loro si costruiscono la propria tovaglia, una vera e propria tovaglia
di cotone bianca, e con degli stampini disegnamo sopra quattro
coperti: il sottopiatto, il piatto piano, quello fondo, tre bicchieri
a destra due posate a sinistra e raccontiamo la favola di ogni
utensile. I bambini li disegnano e disegnandoli poi non lo sbagliano
nemmeno quando preparano la tavola.
Tutto
però va
continuato a casa...
«Ogni
volta che viene
proposto un corso così si innesca a casa una specie di gioco
per cui
il bambino riprende i genitori se, per esempio, apparecchiano in
maniera sbagliata. Quando il bambino prepara la tavola con la
tovaglia che ha fattocon le sue mani, automaticamente, tutti, in
famiglia ripassano le regole».
In
cosa sono più
ineducati i bambini?
Sono
ineducati
soprattutto a causa di un certo linguaggio televisivo. Siamo figli
dell’immagine e la televisione è una grande
maestra nel bene e nel
male per cui il "ciao" a tutti o il "tu" a tutti
che ci ritroviamo da grandi è figlio della televisione. E
vero che
viviamo in un mondo più informale, per cui non serve certo
sprofondare in inchini, ma se anche volessimo infrangere le regole
è
bene, come minimo, conoscerle.
Come
viene recepita
la lezione di galateo nel le scuole "difficili"?
«Posso
dire che le
scuole difficili sono quelle che danno le soddisfazioni più
grandi.
Sono bambini abituati a sentirsene dire di tutti i colori,
più che
essere ascoltati e guidati. Il concetto moderno di galateo è
all’opposto rispetto all’esclusività, al
lusso. È una filosofia
diversa rispetto ai corso superfashion che esistono, a Milano e Roma.
Per noi è una cosa che deve servire al bambino che poi
diventerà
adulto.
(26-Febbraio-2011) CARMEN GRECO
(26-Febbraio-2011) CARMEN GRECO
La conclusione del corso di «buone maniere»
Con una cerimonia
semplice e molto partecipata si è concluso all'Istituto Parini il corso
pilota di buone maniere, denominato E.M.I.R. (Est modus in rebus)
concepito come concreta risposta alla sempre più incombente "emergenza
educativa". Ottanta studenti di diverse scuole della città che hanno
seguito le lezioni tenute dalla prof.ssa Tiziana Busato, esperta in
galateo e cerimoniale contemporaneo. I ragazzi hanno imparato non
soltanto le diverse forme di saluto, comprese quelle del galateo
internazionale, ma hanno acquisito uno stile ed un garbo di vero e
convinto rispetto delle regole e dei comportamenti nella società.
L'iniziativa promossa dal Rotary Club Catania Est, nel 25° anniversario
della sua fondazione, ed in occasione delle celebrazioni del 150°
anniversario dell'Unità d'Italia, è stata accolta con favore dai
genitori. Alla cerimonia conclusiva, che ha visto protagonisti anche i
piccoli che hanno seguito il corso di danza, promosso dall'associazione
"I falchi dell'Etna", sono intervenute autorità rotariane, soci del
Catania Est, il prof. Giuseppe Vecchio dell'Università di Catania, e il
preside Giuseppe Adernò che ha rilanciato la proposta che tale
iniziativa possa essere estesa a tutte le scuole della città,
utilizzando anche il gruppo dei docenti "osservatori" che hanno seguito
il corso.
(Fonte: http://www.rotarycataniaest.it)